17 luglio 2012
15:41

Strage Viareggio: Rossi plaude al trasferimento dei fondi al Comune

FIRENZE - Non stata ancora pubblicata sulla Gazzetta ufficiale, ma il capo del Dipartimento della protezione civile, Franco Gabrielli, ha gi firmato l'ordinanza con la quale autorizza l'ormai ex Commissario alla ricostruzione, Enrico Rossi, a trasferire al Comune di Viareggio le somme necessarie a realizzare le opere non ancora appaltate e quelle destinate a finanziare gli interventi effettuati ma non ancora rendicontati dal Comune al commissario.

"Si tratta spiega il presidente della Regione, Enrico Rossi di circa 4 milioni di euro per la realizzazione del sottopasso ferroviario e della pista ciclabile e di altri 3 milioni circa, che serviranno al pagamento di opere in parte gi realizzate come i tre edifici interamente distrutti in via Ponchielli e destinati ad uso pubblico e la bonifica dell'area occupata dai binari soppressi. Mi fa piacere che la Protezione civile abbia accolto la nostra richiesta e che il Comune abbia la possibilit di realizzare ci che manca senza che i fondi destinati alla ricostruzione debbano essere restituiti a Roma. Mi pare un atto di doveroso rispetto, a tre anni dalla tragedia, per le vittime, pe ri loro familiari e per una citt che ha dovuto subire una prova cos difficile".

Non appena l'ordinanza sar pubblicata sulla Gazzetta ufficiale, gli uffici del Commissario provvederanno a trasferire le somme al Comune di Viareggio.

Sar poi compito dell'Amministrazione comunale, una volta completate le opere, rendicontare le spese alla Protezione Civile nazionale e trasferire a Roma eventuali economie.

"Per quanto riguarda la gestione commissariale precisa Enrico Rossi le economie ammontano a poco pi di 50.000 euro: il segno che abbiamo speso tutte le risorse che ci erano state assegnate e che non abbiamo chiesto cifre in pi , speculando sulla tragedia".

Il Commissario Rossi rimane in carica unicamente per gestire i fondi della cosiddetta Legge Viareggio, destinati a concedere elargizioni ai feriti gravi e a quei familiari che erano rimasti esclusi dai benefici previsti dalla prima stesura.