Diritti
10 dicembre 2012
12:11

Meeting diritti umani, un minuto di silenzio per la strage di piazza Dalmazia

FIRENZE - Tutti in piedi nel Mandela Forum di Firenze per commemorare i due giovani senegalesi uccisi lo scorso anno in piazza Dalmazia. Paola Maugeri, conduttrice con Roberto Vecchioni del XVI Meeting dei ditritti umani organizzato dalla Regione Toscana, ricorda la strage di Piazza Dalmazia e di colpo le voci degli 8000 studenti toscani tacciono. Un minuto di silenzio chiesto alla presenza di Pape Diaw, portavoce della comunit senegalese fiorentina, che sale sul palco insieme a Rosa Maria di Giorgi, assessore all'istruzione del Comune di Firenze, per ricordare quanto accaduto un anno fa e per ricordare che il prossimo 13 dicembre, anniversario della strage, proprio al Mandela Forum si terr "Jokko! - Firenze Senegal per non dimenticare", un concerto di artisti africani ed italiani.

"Un anno fa - dice Pape Diaw - avevamo detto che volevamo che da quell'episodio terribile nascesse una nuova speranza, per questo abbiamo voluto chiamare 'Jokko' il concerto commemorativo che si terr il 13 dicembre, Jokko una parola senegalese che singnifica 'dialogo' e noi vogliamo riannodare il filo del dialogo che si interrotto. Il dialogo quello di cui abbiamo bisogno, perch dobbiamo conoscerci per capire le diversit e costruire una vera convivenza. Dobbiamo tornare a sorridere, perch il sorriso riscalda l'animo e invece noi siamo diventati tristi".

Pape Diaw continua il suo intervento parlando di lavoro, ed in particolare del lavoro di colf e badanti. "A queste donne vengono affidate le persone che ci sono pi care, i nonni, i figli, ma quando si parla di diritti vengono sempre fatte distinzioni tra lavoratori italiani e stranieri, invece siamo tutti lavoratori e speriamo di costruire una nazione di pace".

Anche Rosa Maria Di Giorgi, in rappresentanza del Comune di Firenze, ricorda la strage di piazza Dalmazia: "E' stata una della pagine pi brutte della storia della nostra citt . Firenze storicamente una citt di apertura ed accoglienza. A sparare un anno fa stata 'una scheggia impazzite di male', ma non ci si pu limitatre a pensare a quell'episodio come al gesto di un folle. Quella pazzia nata dal razzismo e questo vuol dire che il razzismo c' e che dobbiamo lavorare ancora di pi per diffondere i valori dell'uguaglianza e della solidariet ".