
“Da una delle occasioni simbolo dell’allegria, come il Carnevale di Viareggio, trovo significativo e importante che la Regione rilanci l’appello presentato e aperto a novembre scorso dal progetto La Toscana delle Donne, per la liberazione dell’attivista iraniana premio Nobel per la pace, Narges Mohammadi, chiusa in carcere dal 2016 dalle autorità iraniane. E’ un gesto di solidarietà e impegno a favore di chi sta lottando contro l'oppressione delle donne in Iran e per la promozione dei diritti umani e della libertà di tutti”.
Queste le parole del presidente Eugenio Giani in occasione della presentazione della raccolta di firme per la liberazione immediata di Narges Mohammadi allestita da La Toscana delle Donne, progetto della Regione Toscana, in piazza Mazzini a Viareggio grazie anche al supporto di Oxfam, durante il corso mascherato del Carnevale.
“Prima del suo ultimo arresto - ha detto Cristina Manetti, capo di Gabinetto della presidenza
Sensibilizzare la cittadinanza sui temi della parità di genere nel mondo è un impegno che Oxfam e Regione Toscana porteranno avanti anche nei prossimi mesi, in continuità con il lavoro che l'ONG svolge al fianco delle donne in contesti fragili e di crisi umanitarie.
Dopo questo primo appuntamento l’organizzazione sosterrà la diffusione dell'appello della Regione Toscana in favore della liberazione della premio Nobel iraniana, nel quadro di una serie di iniziative territoriali dedicate alle disuguaglianze di genere, ai diritti e libertà delle donne nel mondo.
Sempre a Viareggio oggi è stata inaugurata la mostra fotografica di Massimo Sestini che ha accompagnato la seconda edizione de La Toscana delle donne e che è visitabile presso il Museo del Carnevale alla Cittadella.
Si tratta di una selezione delle venti foto esposte nella mostra completa allestita a novembre: volti femminili che rimandano a vite di lavoro, di impegno professionale, di legame stretto con territori e paesaggi della nostra regione. Soggetti molto diversi l’uno dall’altro ma che rappresentano tutti un’intera storia, trasmettendo quella bellezza che non risiede negli effetti speciali, ma nell’autenticità.
L’appello per la liberazione di Narges Mohammadi può essere firmato anche on line a questo link.