FIRENZE - Costruire un rapporto più saldo fra produttori agricoli e industria agroalimentare.
Questo il senso dell'impegno della Regione Toscana espresso oggi dall'assessore all'agricoltura Gianni Salvadori alla presentazione dell'Agenda Strategica per la Ricerca e l'Innovazione (nell'ambito della piattaforma tecnologica nazionale Italian Food for Life), avvenuta per la prima volta in pubblico a Firenze, nell'ambito di Expò Rurale 2011.
"La Toscana – ha specificato Salvadori – dispone di realtà importanti sotto questo profilo, penso ad esempio all'industria dei prodotti sott'olio. Noi dobbiamo lavorare per costruire rapporti di filiera e per fare rete, perchè la nostra produzione, che non è solo di nicchia, è comunque una produzione di piccole quantità, fatta eccezione per il settore del vino e quello dell'olio."
L'assessore ha inoltre ribadito la piena disponibilità della Regione Toscana a fare lobby nei confronti del Governo centrale per un'azione di tutela più incisiva del "made in Italy" a livello europeo.
Ad illustrare il lavoro condotto per la realizzazione dell'agenda strategica, che mira a fornire i principi guida all'Unione Europea per la ricerca e l'innovazione in campo agroalimentare, erano stati in precedenza il chairman della piattaforma "Italian Food for Life" Luigi Rossi e Maria Cristina di Domizio di federalimentare (Confindustria) il soggetto che guida il lavoro di tutti i partner (fra questi pubblici la Regione Toscana, la Puglia e l'Emilia Romagna, oltre a Enea, Inran e le principali università ed enti di ricerca italiani) e privati che partecipano all'iniziativa.
Quattro gli assi (chiavi strategiche) della piattaforma:
1) Migliorare la salute, il benessere e la longevità dei consumatori
2) Rafforzare la fiducia del consumatore verso la filera alimentare
3) Favorire una produzione alimentare sostenibile e competitiva
4) Avvicinare il mondo della ricerca a quello della produzione con azioni di comunicazione e formazione particolarmente importanti per il tessuto italiano fatto in prevalenza di piccole imprese.
L'industria alimentare italiana con 124 miliardi di euro di fatturato e 21 di export (dati Federimpresa) realizzati da oltre 6300 imprese si conferma il secondo sistema manifattiriero del Paese.
In questo contesto una fetta sempre più importante è destinata al cosidetto "tradizionale evoluto" (oli aromatizzati, sughi, condimenti freschi ecc.- 20 miliardi di euro di fatturato) e da alimenti ad alto contenuto nutrizionale e salutistico (11 miliardi di euro di fatturato).