Salute
26 gennaio 2011
13:56

Decesso a Empoli, le conclusioni dell'audit del gruppo di esperti della Regione

FIRENZE - Il decesso di Matteo Di Stefano, avvenuto il 22 gennaio scorso all'ospedale San Giuseppe di Empoli, " stato causato da uno shock settico conseguente a un'infezione dovuta alla perforazione di un'ansa intestinale, avvenuta durante l'intervento programmato di colecistectomia laparoscopica al quale era stato sottoposto il 10 gennaio". Sono le conclusioni a cui giunto il gruppo di esperti nominato dalla Regione, che in tempi brevi ha effettuato l'audit clinico con l' quipe che ha eseguito l'intervento.

"La letteratura scientifica - dice la relazione stilata dagli esperti - documenta un'incidenza di complicanze, che vengono riportate in letteratura, intorno allo 0,14% per lesioni a livello intestinale".

"L'intervento - si legge ancora nella relazione - stato eseguito da un operatore esperto che aveva maturato un numero di interventi superiore alla curva di apprendimento richiesta per tali operazioni. Presso la struttura, che effettua mediamente 250 interventi di colecistectomia laparoscopica l'anno, non risulta un'incidenza di complicazioni superiore a quelle attese. Dall'analisi dell'evento - si aggiunge - emerge che dal momento in cui stato diagnosticato il quadro clinico di sepsi severa, gli interventi necessari sono stati realizzati nei modi e nei tempi previsti dalle linee guida. L'inchiesta della magistratura - si conclude - potr accertare eventuali responsabilit individuali".

Il gruppo di esperti che hanno eseguito l'audit era coordinato dal dottor Riccardo Tartaglia, responsabile del Centro Gestione Rischio Clinico della Regione e composto da: Andrea Valeri, direttore chirurgia generale e di urgenza I e mini-invasiva di Careggi; Paolo Malacarne, responsabile Area critica Azienda ospedaliera pisana; Brunetto Alterini, direttore di medicina e riattivazione cardiologica di Careggi.

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