Diritti
Salute
3 giugno 2016
14:21

Cannabis, Rossi: "Contro le mafie subito in Parlamento la proposta di legge per legalizzarla"

FIRENZE Legalizzare la marijuana l'unico modo per stroncare il mercato illegale oggi in mano alle mafie e alla criminalit organizzata. Il presidente della Toscana Enrico Rossi invita per questo ad accelerare i tempi di una proposta, sostenuta da oltre trecento parlamentari non solo della maggioranza, ferma in Parlamento dal 2015. Lo spunto arriva dai numeri pubblicati oggi sulla stampa: 3 milioni di chili di foglie di cannabis consumate ogni anno in Italia secondo la direzione nazionale antimafia, 8 euro a grammo e cannabis e suoi derivati che valgono da soli la met del mercato clandestino italiano di tutte le sostanze stupefacenti. Con un particolare: la Toscana, dopo Sicilia e Calabria, la terza regione in Italia per sequestri di campi da parte delle forze dell'ordine, concentrati soprattutto tra Massa e Prato.

"Il Parlamento dovrebbe calendarizzare velocemente la proposta di legge sulla legalizzazione della cannabis presentata alla Camera un anno fa dice Rossi - . Il primo risultato sarebbe stroncare immediatamente il mercato oggi in mano alle mafie e alla criminalit organizzata. La legalizzazione porterebbe ad avere una filiera interamente controllata e censita, come per l'alcol e il fumo. E come per l'alcol e il fumo potremo anche avviare progetti di scoraggiamento all'uso ed abuso di cannabis". "Perch c' una contraddizione evidente nella situazione che viviamo si sofferma il presidente oggi la marijuana illegale ma di fatto la puoi trovare, come ogni droga nel senso pi lato, ad ogni angolo di giardino. E' come se fosse 'liberalizzata'. L'Italia uno dei paesi dove pi facile reperire droga". Droga a volte di scarsissima qualit , prodotta in ambienti scarsamente igienici, 'alterata'. "Si tollera chi abusa di alcol e fumo, purch maggiorenne. Si tollera la chimica che riempie la nostra vita: l'Italia il paese in Europa dove si consumano pi barbiturici, dove si ricorre alla chimica per stare svegli e per dormire, per dimagrire ed avere pi energie e poi si proibisce una pianta. Un paese bizzarro quanto a tolleranza".

La proposta di legge ferma in Parlamento in sostanza permetterebbe di considerare autoproduzione quella ottenuta fino a cinque piante coltivate e di censire ogni momento della filiera: fine di ogni zona grigia o nera e tasse su tutto quello che viene venduto, come per alcolici, sigari, tabacco da pipa e sigarette.

Rossi ricorda anche quanto gi fatto in Toscana. La Regione stata infatti apripista nel facilitare l'uso della cannabis a fini terapeutici, rendendo meno farraginose le procedure finora previste dal decreto Turco. La cannabis viene infatti utilizzata nella terapia del dolore di malati colpiti da tumore e fanno chemioterapia o che sono affetti da distrofie muscolari: aspettare tre o quattro mesi, come succedeva prima, per avere il farmaco erano tempi eccessivamente lunghi in certi casi. Con la legge approvata dal consiglio regionale nella scorsa legislatura i tempi si sono sveltiti, ai farmacisti stata data la possibilit di confezionare prodotti galenici ed stata fatta anche formazione ai medici di base. La Toscana ha fatto anche di pi : ha coinvolto l'istituto farmaceutico militare di Firenze, che ad agosto, sia pur all'interno di un progetto ancora sperimentale, uscir con i primi farmaci fino ad oggi acquistati in Canada e Olanda.

Una dozzina di Regioni italiane hanno seguito la strada imboccata dalla Toscana. "Ed ora conclude Rossi la prossima tappa non pu che essere la legalizzazione, per contrastare chi nell'illegalit la produce".