
Dall’emersione alla presa in carico socio-sanitaria, lavorativa e abitativa. Per una effettiva liberazione dallo sfruttamento. È l’obiettivo di Soleil, il nuovo progetto con cui la Regione Toscana punta a creare un’alleanza tra istituzioni, sindacati e mondo del terzo settore per andare oltre la repressione e accompagnare l’inclusione di persone migranti vittime di sfruttamento. In particolare in settori economici, diversi da quello agricolo, più esposti all’incidenza del lavoro irregolare, come ad esempio il comparto della moda e dei servizi.
Grazie al progetto, saranno messe in campo, accanto alle azioni di prevenzione e controllo per l’emersione dei fenomeni di sfruttamento, interventi di presa in carico da parte dei servizi sociali territoriali e di reinserimento lavorativo di lavoratrici e lavoratori migranti attraverso la rete regionale dei servizi pubblici per l’impiego di Arti (l’Agenzia Regionale Toscana per l’Impiego).
Soleil è stato presentato questa mattina a Firenze in Palazzo Sacrati Strozzi dall'assessora al lavoro Alessandra Nardini assieme ai rappresentanti dei partner del progetto: Anci Toscana, Unioncamere Toscana, Comune di Viareggio (capofila della Rete Satis, il sistema antitratta toscano interventi sociali) e dall'ATS costituita da organizzazioni sindacali, con le loro agenzie formative, e realtà del Terzo settore, come L'Altro Diritto, Solidarietà Caritas, Oxfam, CO&SO, Mestieri Toscana, Arci Toscana.
Acronimo di Servizi di Orientamento al Lavoro ed Empowerment Interregionale Legale, Soleil nasce in adesione ad una manifestazione d’interesse del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali - Direzione generale dell'immigrazione e delle politiche di integrazione, sotto la guida dell'allora Ministro Orlando. La Regione Toscana ha partecipato in partenariato con Regione Lazio, Regione Abruzzo, Regione Molise e Regione Marche.
Il progetto è finanziato con 4 milioni e 750 mila euro grazie alle risorse del PN Inclusione 2021-2027 e proseguirà fino a settembre 2026. Nell'attuazione di Soleil, sono coinvolti in modo trasversale, con le rispettive direzioni, l'assessorato alla formazione e al lavoro (che ha un ruolo di coordinamento), l'assessorato al sociale, l'assessorato al diritto alla salute, l'assessorato all'immigrazione e l'assessorato all'economia. A cui si affianca il lavoro che l'assessorato all'agricoltura svolge per il contrasto del caporalato nel settore agroalimentare.
In occasione della presentazione, il presidente Eugenio Giani ha fatto giungere il proprio commento: “Il nostro impegno contro lo sfruttamento – ha dichiarato - conosce un ulteriore sviluppo, mettendo insieme legalità e solidarietà. L’esperienza dei protocolli sulla sicurezza nella piana è stata fondamentale. Ma ora vogliamo andare oltre, aggiungendo azioni dirette sul fronte dell’inserimento. La Toscana purtroppo non è immune da questi fenomeni, ma siamo anche la Regione che da sempre è terra di diritti, a partire da quelli di chi lavora. Questo progetto ci aiuterà sul fronte della prevenzione, e rafforzerà l’azione di supporto alle vittime sia consolidando l’intervento dei servizi sociali sia intensificando l’opera di diffusione di una cultura del rispetto dei diritti fondamentali”.
“La Toscana – ha osservato Emilio Santoro, presidente de L’Altro Diritto, nel corso dell'incontro con la stampa - sarà il primo luogo dove cominceremo a sviluppare, grazie a questo progetto, una presa in carico effettiva da parte dei servizi sociali delle vittime. È un fatto molto rilevante, la cui importanza è ancora più grande se si pensa che è la prima volta che si avvia un percorso strutturale per le vittime di sfruttamento lavorativo e che la Toscana, a differenza di altre in cui ci sono esperienze simili, è una Regione che ha deciso di partecipare direttamente al progetto”. “In queste ore questo progetto pensato in modo originale è da poco anche diventato legge dello Stato Italiano”, ha sottolineato Santoro, ricordando che proprio nella giornata di ieri sono state pubblicate le linee guida sul nuovo articolo 18 ter del Testo Unico sull’immigrazione, introdotto nei mesi scorsi, che prevede la regolarizzazione temporanea delle vittime di sfruttamento del lavoro che denunciano e vengono inserite in un percorso sociale.
Particolare attenzione sarà dedicata all'estensione del Protocollo "Toscana Sicura" ai territori di Firenze, Pistoia, Empolese-Valdelsa e Pisa, quale strumento integrato per prevenire lo sfruttamento lavorativo. Saranno inoltre attivati sportelli informativi, percorsi formativi, servizi di consulenza legale, assistenza abitativa ed economica, oltre a tirocini retribuiti e azioni di microcredito in collaborazione con il settore regionale politiche di sostegno alle imprese.
Il progetto Soleil prosegue e capitalizza il lavoro condotto da Apres, progetto finanziato da Regione Toscana con risorse nazionali, che negli scorsi mesi ha raggiunto, con attività informativa tramite 6 sportelli fissi e mobili, 942 persone, di cui 213 identificate come vittime di sfruttamento lavorativo e 313 come potenziali vittime, offrendo supporto per la ricollocazione lavorativa e l'accesso a opportunità più sicure.
Soleil - le azioni del progetto