La Toscana, terra di antiche tradizioni civiche e democratiche, ha sempre saputo affrontare le sfide poste dalle trasformazioni della democrazia contemporanea. In questo contesto, il concetto di democrazia partecipativa assume un ruolo centrale, e comprende l'insieme di pratiche che favoriscono il confronto tra cittadini e istituzioni, utilizzando diverse forme e livelli di coinvolgimento nelle decisioni collettive.
Proprio per garantire ai cittadini una presenza attiva nelle scelte che li riguardano, nasce l'idea di una legge regionale sulla partecipazione, pensata per permettere loro di influenzare e monitorare costantemente il processo decisionale pubblico.
La legge regionale 46 del 2013 “Dibattito pubblico regionale e promozione della partecipazione alla elaborazione delle politiche regionali e locali” mira a rendere la partecipazione una forma ordinaria di amministrazione e governo, in tutti i settori e livelli amministrativi, per rafforzare il ruolo dei cittadini e migliorare l’elaborazione delle politiche pubbliche.
Dalla struttura della legge emergono due principali ambiti di intervento. Il primo riguarda l’istituzione del Dibattito Pubblico Regionale, che promuove un confronto pubblico su grandi interventi, opere pubbliche o questioni di rilevante impatto ambientale e sociale per l’intera comunità regionale. Il secondo prevede un sostegno ai processi locali di partecipazione, sia finanziario sia logistico-metodologico, promossi da enti locali, cittadini o altri soggetti.
In questo contesto, l’Autorità Regionale per la Partecipazione svolge un ruolo chiave. Questo organo collegiale, composto da tre membri designati dal Consiglio regionale e con sede presso il Consiglio stesso, si occupa di diversi compiti cruciali. Tra questi, la valutazione e l’ammissione delle proposte di dibattito pubblico su grandi interventi, l’analisi e l’approvazione di progetti partecipativi presentati da enti locali, associazioni o cittadini, l’elaborazione di direttive e orientamenti, e l’assistenza tecnica sui processi partecipativi. Inoltre, promuove la diffusione della documentazione relativa alle esperienze partecipative, creando una rete di conoscenze a supporto delle pratiche partecipative.
Tutti i processi e gli eventi partecipativi della regione sono raccolti su PartecipaToscana, accessibile attraverso il portale OpenToscana.
PartecipaToscana è uno strumento innovativo creato per favorire la partecipazione dei cittadini toscani. Si tratta di uno spazio aperto che consente di visualizzare, vivere e discutere direttamente tutti i progetti ai quali la popolazione partecipa in vari modi.
La legge 46 introduce un importante strumento di cooperazione inter-istituzionale: il Protocollo di intesa Regione-Enti locali. L'adesione a questo protocollo è un requisito obbligatorio per gli enti locali che desiderano accedere ai finanziamenti per i processi di partecipazione.
L'attuale legge regionale sulla partecipazione rappresenta l'evoluzione della precedente legge, la legge regionale 69 del 2007. Quest'ultima ha costituito un esperimento: inizialmente concepita come una legge 'a termine', con scadenza fissata al 31/12/2012, è stata poi prorogata al 31/03/2013. A questa scadenza, il Consiglio regionale, valutando positivamente gli effetti e la diffusione dei processi partecipativi, ha deciso di confermare la legge, con alcune modifiche, adottando la legge regionale 46 del 2013.
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