La Commissione ha pubblicato l'edizione 2024 della relazione annuale sulla mobilità dei lavoratori all'interno dell'UE.
La relazione individua le tendenze nella libera circolazione dei lavoratori e dei loro familiari, sulla base degli ultimi dati disponibili (2022/2023). Comprende dati sulla situazione sociale dei traslocatori e dei cittadini di paesi terzi ed esamina in particolare la mobilità degli operatori sanitari.
Principali risultati
Il numero di cittadini dell'UE in età lavorativa che vivono in un altro Stato membro rimane stabile, attestandosi a circa 10 milioni di persone di età compresa tra i 20 e i 64 anni. Il numero di persone che si spostano da paesi UE/EFTA verso un altro paese è salito a 976 000 e il numero di persone che ritornano nel paese di cittadinanza è salito a 738 000. Questi risultati confermano che la mobilità all'interno dell'Europa continua ad avere un forte elemento di circolarità.
La relazione sottolinea inoltre che il tasso di occupazione dei cittadini che si trasferiscono è superiore (78%) a quello dei cittadini nazionali (76%) e dei cittadini di paesi terzi (63%). L'analisi specifica della situazione sociale dei traslocatori dimostra che l'accesso a un alloggio di qualità e a prezzi accessibili è essenziale per loro: Il 19% dei traslocatori è sovraccaricato dai costi abitativi rispetto all'8% della popolazione nazionale corrispondente.
La relazione mostra che il 2,9% (209 000) di tutti gli operatori sanitari nell'UE e nei paesi dell'EFTA sono traslocatori. Mentre le cifre complessive indicano che gli operatori sanitari non sono sovrarappresentati tra i traslocatori, il rapporto mostra anche che al di sotto di queste cifre complessive, ci sono notevoli differenze regionali e professionali.