Non solo una legge, non solo un inter istituzionale. All’incontro convocato al Palaffari e dedicato alla “Toscana Diffusa”sono presenti sindaci, rappresentanze istituzionali e delle categorie economiche e sociali. Naturalmente la giunta, gli assessori regionali, che declinano cosa significa, per ambiti territoriali - di competenza ed economici - la proposta di legge voluta da Eugenio Giani, approvata dalla giunta e ora all’esame del Consiglio regionale; presente in sala il presidente dell'assemblea legislativa Antonio Mazzeo.
Giani spiega il senso di un’operazione che intende “non di parte e scevra di pregiudizi” e che riconosce centralità alla cosiddetta Toscana diffusa, dotando la regione di strumenti appropriati di governo: “Basta marginalità - spiega -, qui si tratta di una legge che attraversa i territori e parla a quei comuni che devono diventare un baricentro dell’attenzione sia per interventi economici e finanziari sia per la capacità di aggregarsi e proporsi, potendo avere una linea finanziaria dedicata.” Le fonti di finanziamento le abbiamo viste in questi anni: Pnrr, fondi europei, fondo di sviluppo e coesione.