
Un viaggio di cui c'era bisogno, anche per costruire un futuro di pace. Un viaggio per non dimenticare e fare tesoro del passato. Nell’Aula Magna dell’Università degli Studi di Trieste l’assessora all’istruzione e alla cultura della memoria della Toscana Alessandra Nardini ha ringraziato la testimone Andra Bucci, sopravvissuta ad Auschwitz Birkenau, per aver partecipato al pellegrinaggio della memoria toscano sui luoghi della deportazione in Italia e fa un bilancio dell’esperienza.
“Questa iniziativa è stata importante – sottolinea l’assessora Nardini -. Ce n’era bisogno e sono davvero grata e onorata della presenza di Andra Bucci, che insieme alla sorella Tatiana, alla mamma, alla zia e al cuginetto Sergio, hanno conosciuto, insieme anche ad altri membri della loro famiglia, l'orrore, l'abisso più profondo che l'umanità ha toccato: il campo di sterminio nazista di Auschwitz-Birkenau e prima appunto il passaggio nella Risiera di San Sabba a Trieste che abbiamo visitato. Avere l'occasione di fare questo viaggio insieme ad Andra e poterla ascoltare nella magnifica Aula Magna dell'Università degli Studi di Trieste è stato davvero un privilegio per le studentesse e per gli studenti che hanno il compito e l'onore di poter raccogliere dalle sue mani il testimone della Memoria. Una Memoria che deve restare viva, una Memoria che va preservata e difesa anche dai tentativi di riscrivere e di rinnegare la storia, perché la storia deve essere conosciuta, deve essere approfondita e le testimonianze delle donne e degli uomini che hanno vissuto sulla propria pelle, anche nel senso più letterale purtroppo del termine quegli orrori, è fondamentale”.
“Andra – prosegue l’assessora - ci ha fatto davvero un grandissimo regalo, l'ennesimo per le ragazze e per i ragazzi toscani che in questi anni hanno potuto ascoltare ed imparare dai racconti suoi e di sua sorella quello che è stato davvero il nazifascismo e la guerra anche nei nostri territori e conoscere anche le responsabilità del fascismo. Questo viaggio ci è servito proprio per capire fino in fondo questo, per comprendere appieno, cosa è stato il fascismo nel nostro Paese: un Paese che purtroppo, a differenza di altri, non ha assolutamente saputo fare, come vediamo ancora oggi, i conti con la propria storia”.
“Fare questo viaggio – aggiunge - , un viaggio della Memoria, un vero e proprio pellegrinaggio in questi luoghi e farlo in questo periodo storico, con lo scenario internazionale che purtroppo ben conosciamo, ci aiuta ancora di più a comprendere l'importanza di difendere la pace con l'articolo 11 della nostra Costituzione, che le madri e i padri costituenti vollero proprio dopo aver conosciuto invece la guerra”.
“Questo è l'insegnamento – conclude - che vorremmo lasciare loro alla fine di questo viaggio e credo davvero che la testimonianza di Andra sia la più bella conclusione possibile: una testimonianza che impreziosisce in maniera assolutamente straordinaria questo percorso. Andra rappresenta la storia del nostro Paese e può dar voce a quelle donne e a quegli uomini che hanno conosciuto sulla loro pelle l'orrore nazifascista e soprattutto raccontare alle ragazze e ragazzi quanto ancora oggi sia importante saper scegliere la parte giusta da cui schierarsi e continuare ad essere tenaci costruttrici e costruttori di pace”.