
Per prevenire infortuni e malattie professionali la Regione Toscana continua ad investire sulla formazione e dà il via libera, su proposta dell’assessore Simone Bezzini, al Piano formativo 2025-2027 per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro.
Si tratta di formazione aggiuntiva rispetto a quella già prevista dalla norma e riguarderà in via prevalente i settori e comparti ritenuti più a rischio, ovvero il lapideo ed estrattivo, l’agricolo forestale, il comparto dell’edilizia, i porti, le micro e piccole imprese artigianali, i trasporti e la logistica e le attività in ambienti confinati come fognature e cisterne.
“Diamo ulteriore impulso alle attività di formazione – commenta l’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini –. La sicurezza sui luoghi di lavoro rappresenta una nostra priorità per la Toscana, regione in cui la cultura dei diritti e del lavoro è radicata”.
Il piano prevede corsi di formazione rivolti a formatori e tecnici che forniscono consulenza e supporto alle imprese e attività sperimentali di formazione sul campo, rivolte a disoccupati, ad esempio a persone interessate a lavorare stagionalmente in agricoltura. Ma la formazione riguarderà anche i rappresentanti per la sicurezza dei lavoratori, i responsabili dei servizi di prevenzione e protezione e i medici competenti.
Le attività riguarderanno pure la promozione più generale della salute, non solo legata al lavoro. I contenuti dei singoli corsi, la durata e la platea a cui rivolgersi saranno definiti con la collaborazione delle parti sociali, ovvero datoriali e sindacali, e dei comitati paritetici. Il piano nasce dunque come uno strumento flessibile, adattabile alle singole necessità.
La gestione delle attività previste dal piano triennale sarà affidata al Polo formativo regionale SAFE. Fino al 2027 la giunta regionale ha stanziato 272 mila euro.