Seminare Idee Città di Prato, festival di condivisione culturale

Cultura
Firenze
Prato
16 aprile 2025
14:59

Seminare Idee Città di Prato, festival di condivisione culturale

Seminare Idee Città di Prato, festival di condivisione culturale

Dal 6 all’8 giugno prenderà il via la prima edizione di Seminare Idee Festival Città di Prato, per approfondire e condividere cultura, per sfidare positivamente un tempo complesso e immaginare il futuro. Il festival, promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Prato e dal Comune di Prato, con il sostegno della Regione Toscana, è ideato e diretto da Annalisa Fattori e Paola Nobile 
Il festival è stato presentato oggi dal presidente della Regione Eugenio Giani nella sede della presidenza, con lui la sindaca di Prato Ilaria Bugetti e  Annalisa Fattori e Paola Nobile, ideatrici e direttrici del festival. 

«Prato, da sempre città della contemporaneità –ha detto Giani - conferma la sua vocazione con il festival Seminare Idee che è l’emblema del contemporaneo. A partire dal titolo che invoca il bisogno, oggi più urgente che mai, di tornare a condividere idee, per proseguire col tema del coraggio, ingrediente fondamentale per affrontare ogni cambiamento. La città di Prato, con la lucidità che spesso distingue le sue scelte, propone un laboratorio di tre giorni, in cui saranno toccati temi trasversali, tutti cruciali per tenere testa a quella grande sfida che è la complessità in cui siamo immersi. Un grande messaggio e un invito che sosteniamo e a cui non possiamo mancare». 

Tre giornate intense di conferenze, dialoghi, spettacoli, letture e laboratori animeranno in maniera diffusa il centro storico di Prato, i suoi teatri, i suoi musei, le piazze e i palazzi storici, dal Teatro Politeama, al Chiostro San Domenico, dal Museo del Tessuto a Palazzo Pretorio, dalla bella piazza delle Carceri, dove domina il  Castello dell’Imperatore a piazza San Domenico.
Personalità di spicco della cultura, della scienza e delle arti saranno chiamate a riflettere intorno alla parola Coraggio. Davanti a un mondo in continua e profonda trasformazione occorre pensare, sentire e raccontare la realtà con categorie nuove. Coraggio – come suggerisce la sua etimologia cor habeo – è una virtù che alimenta tanto la mente quanto il cuore, è la forza motrice capace di nutrire ogni cambiamento, dal più piccolo al più grande. 

«Il filo conduttore della rassegna  - ha commentato Ilaria Bugetti - toccherà ogni ambito: il coraggio di restare umani, di difendere i diritti, di costruire la pace, di vedere la diversità come ricchezza, di confrontarsi ogni giorno per migliorare noi stessi e gli spazi dove viviamo. Seminiamo l’idea del coraggio per vedere crescere una città europea, laboratorio di contemporaneità, operosa e aperta al mondo, una città che non ha paura del cambiamento, ma anzi, pronta a cavalcarlo. Saranno tre giornate dense di appuntamenti culturali e letterari che permetteranno a chi parteciperà di scoprire il nostro centro storico ricco di bellezze e di angoli suggestivi» . 

«Il festival sarà uno spazio dove si incrociano pensieri diversi, trasversali a tutte le discipline. L’obiettivo è quello di far nascere una comunità di persone unite dal rito della condivisione e della cultura, facendo leva sulle più importanti fonti della conoscenza: curiosità, meraviglia e partecipazione – spiegano Annalisa Fattori e Paola Nobile, ideatrici e direttrici del festival. A guidarci, in questa prima edizione, è la parola Coraggio. Esiste il coraggio del noi, quello di agire per il bene comune, il coraggio della denuncia e della difesa della libertà di tutti, il coraggio che attraversa la storia facendosi pensiero e letteratura. Ma c’è anche il coraggio dell’io, quello che giorno dopo giorno ci sprona a progredire, che unisce e crea relazioni. Il coraggio si nutre della speranza per un futuro migliore».

Nel corso di 31 appuntamenti, tutti gratuiti, il pubblico incontrerà relatrici e relatori di discipline diverse - letteratura, scienza, economia, filosofia, poesia, storia e giornalismo - per condividere riflessioni e domande e aprire nuovi sguardi sul mondo. Il festival sarà arricchito anche da una sezione dedicata ai libri e all’editoria, Seminare Idee Books – a cura della Biblioteca Comunale Lazzerini, del Circolo di lettura Bardamu e della Libreria Gori – e da una sezione dedicata ai più piccoli, dai 3 ai 14 anni, Seminare Idee Kids, curata dalla libreria Le storie della Mippa, in collaborazione con la Fondazione Golinelli di Bologna.

«Di fronte a un presente che ci inquieta e che sembra incomprensibile alla luce dei vecchi paradigmi è diventato estremamente necessario superare l’afasia e lo stordimento che ci fa sentire impotenti, trovare il coraggio di guardare negli occhi la realtà e dirla con parole adeguate, accuratamente pensate, rispettose della verità. Questo festival vuol essere un modo di ritrovare insieme il significato profondo delle parole, e quindi la loro forza di cambiamento. È un messaggio diretto a tutti coloro che sentono l’urgenza di trovare nuovi percorsi di senso e di consapevolezza per affrontare il presente restando umani, in particolare ai giovani» afferma Diana Toccafondi, Presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Prato. 

Durante il festival avranno un ruolo di primo piano i giovani: ragazzi e ragazze coinvolti nel progetto Prato Comunità Educante – una rete che unisce scuole e terzo settore nata per fronteggiare la povertà educativa e la dispersione scolastica. Come volontari, porteranno nella manifestazione le loro energie e il loro entusiasmo.  Non rappresentano solo un appoggio all’organizzazione ma daranno volto e voce al festival, con passione e dedizione, insieme agli Amici del festival, adulti volontari, in una virtuosa alleanza intergenerazionale.

Tutti gli incontri sono a ingresso libero fino a esaurimento posti.
Informazioni sul programma e accrediti stampa: www.seminareideefestival.it