Commercio
5 giugno 2012
9:38

Scaletti alla Nazione. I paletti della Toscana, ecco la legge per difendere i negozi

Pubblichiamo l'intervista rilasciata dall'assessore al commercio Cristina Scaletti a Sandro Bennucci del quotidiano La Nazione (red)

FIRENZE - La proposta che modificher la legge sul commercio precisa: per le medie superfici stop a 1.500 metri quadrati. Tradotto pu significare un capannoncino con parcheggio. Tutto il resto sar grande distribuzione: metteremo paletti ambientali, paesaggistici, di tutela della salute . Cristina Scaletti scioglie il nodo che le compete con quindici giorni d'anticipo sulla data fatidica: il 18 giugno. Quel giorno, insieme alla collega Anna Marson, assessore all'urbanistica (e come lei dell'Idv) dovr presentare al presidente, Enrico Rossi, e ai colleghi di giunta, la nuova legge che permetter alla Toscana di contenere la liberalizzazione di Monti, che consentirebbe, dopo il 30 settembre, di aprire negozi e supermercati senza limiti. Sar una proposta molto articolata: dove le regole del commercio si fonderanno con quelle urbanistiche per frenare la proliferazione delle grandi strutture.

Assessore Scaletti, non basso il limite di 1.500 metri quadrati per le medie superfici?

No, perch bisogna tener presente la realt toscana. A Siena un insediamento di 2.500 mq varrebbe come uno di 15 mila nel comune di Firenze .

Al di sotto dei 1.500 mq decideranno i comuni?

La mia idea questa. Voglio salvaguardare i piccoli negozi che sono la vita dei nostri centri storici. Parliamoci chiaro: non condivido i decreti di Monti. Le risorse della Toscana sono la cultura, il turismo, il paesaggio, non le banche .

Per la grande distribuzione come vi regolerete?

Difendendo sostenibilit e recupero dell'esistente, salvando il territorio .

E' convinta che il Pd non cambier la proposta fatta da due assessori dell'Idv?

L'obiettivo primario lavorare bene per i cittadini toscani, non per le logiche politiche .

Ma non una complicazione il fatto che nello stesso schieramento dipietrista sembrate divise? Lei vicina al sindaco di Napoli, De Magistris, e a Evangelisti; la Marson a Di Pietro e a Pancho Pardi?

Certamente non siamo uguali, ma di sicuro ci guida l'interesse collettivo .

La Marson rimanda sempre...

Ha ben presente la scadenza. Del resto, le linee guida le abbiamo gi concertate: l'urbanistica ci aiuter a limitare la grande distribuzione .

Poi c' il problema dell'assegnazione dei 48.158 mq avanzati dal vecchio piano del commercio...

Si tratta di dare un po' d'ossigeno... .

E di risolvere il problema Ikea, visto che l'area pisana aveva gi esaurito la superficie a disposizione...

Non c' solo l'Ikea: abbiamo altri casi da risolvere e lo faremo attraverso valutazioni specifiche, caso per caso .

Si sussurra che i 12 mila mq della Toscana meridionale possano servire alla sistemazione della Coop di Grosseto, mentre ancora non chiaro che cosa sorger nei 7 mila mq ancora a disposizione sulla piana Firenze-Prato-Pistoia...

Valuteremo, come nel caso di Pisa. Ma io credo che il vero punto politico stia nella legge che modificher il codice del commercio: ossia i fatidici 1.500 mq per la media distribuzione .