Salute
1 ottobre 2012
6:19

Rossi al Tirreno: 'I medici scelgano tra ospedale e privato. E i ricchi paghino'

Pubblichiamo, a cura di Donatella Francesconi, l'intervista del direttore del Tirreno Roberto Bernab al presidente Enrico Rossi in chiusura del "Festival della salute" che si tenuto a Pietrasanta

di Donatella Francesconi

Un Paese civile supera il doppio regime del lavoro medico nelle strutture pubbliche. Il sistema dell'intramoenia, con la possibilit dei medici di svolgere lavoro privato in ospedale, dobbiamo ammetterlo, non ha funzionato; o si fa servizio pubblico o si sta fuori dagli ospedali . Usa toni forti Enrico Rossi, intervistato da Roberto Bernab , direttore del "Tirreno", in chiusura del "Festival della salute" a Pietrasanta. Il tema di quelli caldi e Rossi affonda la lama: Ne va anche della dignit dei medici . Per i quali il presidente della Regione disegna un futuro in cui sia possibile dare ai direttori generali il potere di pagare di pi chi pi bravo dentro la struttura pubblica . Merito, partecipazione alla spesa sanitaria in base al reddito immaginando anche che chi pi ha possa pagare di tasca propria diagnostica e specialistica, il "buco" dell'Asl di Massa, ma anche le indagini sulle spese delle Regioni dopo il caso Lazio: un Rossi a ruota libera.

Ha creato molto malumore il contributo di 10 euro alla digitalizzazione degli esami diagnostici: uguale per tutti i redditi ed esteso anche ai malati oncologici. Un quadro per cui alla fine chi pi malato e ha pi bisogno contribuisce di pi alla digitalizzazione della sanit toscana...

Ogni scelta in sanit difficile e dolorosa. Il ministro Tremonti ha obbligato la Toscana a recuperare 68 milioni dai ticket. Il primo intervento fatto non ha dato i risultati sperati e se non raggiungiamo l'obiettivo avremo anche delle penalit . Comunque: non so se dovremo rivedere questa scelta che incide ogni anno, secondo i nostri calcoli, per 4-5 esami. Si pu ridiscutere l'estensione all'oncologia? Credo di s . Sapendo che l'entrata prevista, per , non pu mancare. Perch per il 2013 ci stato indicato un meno 500 milioni di entrate che ci impone di andare a vedere ci che eccessivo, doppione, un po' superfluo anche se continuiamo a darlo. Questo se vogliamo salvare il nocciolo del Sistema sanitario nazionale. In questo senso non escluso che si arrivi a chiedere un contributo responsabile a chi pu pagare, in rapporto al reddito. E che si possa pensare che certe categorie di lavoratori possano fare un'assicurazione privata finalizzata a garantirsi specialistica e diagnostica. Servizi che ormai si trovano nel privato allo stesso prezzo del pubblico con i suoi ticket. I tempi cambiano, e in un quadro di crisi come quello attuale tutto gratis non pu pi essere .

Monti costringe gli italiani a pagare di pi ; gli enti locali, invece di tagliare spese e sprechi, aumentano anche loro le tasse. Non si crea cos un doppio rischio recessivo?

Gran parte dei 500 milioni che oggi ci mancano possono essere trovati nei comportamenti degli operatori sanitari mediante l'appropriatezza, la non ridondanza delle prescrizioni e delle prestazioni. E una sfida sulla quale va costruito un patto non facile. Ma se non ce la fa la Toscana non ce la fa nessuno .

Dai lettori del "Tirreno" arriva, ripetuta a gran voce, la stessa domanda: "E Massa?". E incomprensibile come il Sistema sanitario toscano nel suo insieme non si sia accorto del bilancio truccato, delle spese nascoste, del sistema l s ridondante, delle cooperative che si facevano pagare prezzi doppi o tripli...

Quando, dopo l'invito della Regione ad esibire le carte del contributo regionale messo a debito anno dopo anno, gli amministratori oggi sotto inchiesta non hanno esibito nulla, sono andato alla Procura e ho presentato la denuncia anche alla Corte dei Conti. Sfido a trovare un altro presidente di Regione in Italia che ha fatto altrettanto. Non ci sto a farmi mettere in croce su questo tema: i sindaci revisori della Azienda sanitaria massese dov'erano quando certificavano i bilanci? La Asl ha comunque una propria autonomia. Chi infama su questo punto lo fa intenzionalmente. Raggiungeremo il pareggio di bilancio della Asl di Massa nel 2013 .

Caso Macchiarini, il chirurgo di fama internazionale agli arresti domiciliari proprio in questi giorni che da presidente della Regione lei ha fortemente voluto in Toscana...

Macchiarmi? Lo richiamerei anche domani. Non sono affatto pentito della fiducia accordatagli. Lo rifarei anche domani, anzi: gli darei un'importanza ancora maggiore. E uno dei pi grandi chirurghi del mondo: bene che sia giudicato come qualsiasi cittadino ma sono certo che sapr dar conto del suo operato. Certo, davanti agli arresti domiciliare per Macchiarmi, mi chiedo: qual invece il buco legislativo per cui Franco Fiorito, il Batman del Lazio, non deve invece essere in galera? .