Salute
22 novembre 2013
17:49

Marroni a Bibbiena: "Gli ospedali piccoli sono parte di una rete, mai pensato di chiuderli"

FIRENZE - "In questa Regione non abbiamo mai pensato di chiudere gli ospedali piccoli. Quelli da chiudere sono stati gi chiusi negli anni passati. Oggi gli ospedali sono parte di una rete: praticamente abbiamo un unico, grande ospedale toscano. Dovevamo solo stabilire il ruolo di ciascun ospedale, e lo abbiamo fatto con i Patti territoriali, che voi qui avete firmato lo scorso agosto. Per me un impegno ormai scontato. Ora basta, quindi, parlare di chiusura. Piuttosto, parliamo di salute, di organizzazione, di personale, di opportunit di miglioramento  e di crescit professionale".

Oggi pomeriggio l'assessore al diritto alla salute Luigi Marroni ha partecipato nell'ospedale del Casentino, a Bibbiena, a un incontro sui Patti territoriali, siglati nell'agosto scorso dai sindaci della zona. Erano con lui il sindaco di Bibbiena Daniele Bernardini, e gli altri sindaci della zona, il presidente di Uncem Toscana Oreste Giurlani e il direttore generale della Asl 8 di Arezzo Enrico Desideri, con tutta la direzione dell'azienda sanitaria.

"Lavoreremo perch una struttura piccola non sia una piccola cosa - ha detto ancora Marroni - Quindi anche in un ospedale come questo di Bibbiena ci debbono essere le strutture e le apparecchiature adeguate. I professionisti devono essere di livello e soprattutto far parte di un network che garantisca aggiornamenti  e standard qualitativi. In Toscana c' un movimento che dice "salviamo i piccoli ospedali". Ma nessuno li vuol chiudere - ha ribadito l'assessore - Con la firma dei Patti territoriali, c' un ulteriore sigillo sulla scelta compiuta di non chiudere".

L'assessore ha toccato anche il tema pi ampio della sanit regionale e nazionale: "In questo ultimo anno e mezzo abbiamo corso il rischio che il nostro sistema entrasse in una spirale negativa. Con la sanit in pareggio, lo abbiamo evitato. Oggi a volte lo dimentichiamo, ma in pochi mesi abbiamo disegnato una via d'uscita e intrapreso una strada virtuosa. Io credo che ora il peggio sia alle nostre spalle.  Non siamo ancora in porto, ma la tempesta passata. Quando sono usciti gli esiti Agenas sul 2012, i nostri ospedali sono stati valutati i migliori in Italia. Noi abbiamo il minor numero di aspetti negativi e il maggiore di aspetti positivi.  Anche dal punto di vista clinico siamo risultati primi".

"Il segreto per far funzionare i piccoli ospedali farli lavorare appieno - ha detto Enrico Desideri - Qui abbiamo 67 posti letto. Vanno fatti lavorare senza sprechi. Ogni ospedale deve avere delle proprie peculiarit . E si debbono spostare quando possibile le quipe e riempire il lavoro dei piccoli ospedali, in forte collegamento con il territorio".

"Per le zone di montagna e i piccoli presidi, i Patti firmati sono per noi dei veri e propri  contratti - ha aggiunto Oreste Giurlani - Vorremmo fossero inseriti tal quali nel nuovo Piano sanitario regionale. I 15 cosiddetti piccoli ospedali non vanno pi messi in discussione e non si toccano, almeno per la durata di un piano sanitario.  Questo per la tranquillit con i cittadini, le amministrazioni, gli operatori sanitari che qui lavorano. Quella dei Patti territoriali un'idea che abbiamo avuto io e Desideri, che qui ringrazio. E ringrazio anche l'assessore, che questi Patti adesso li propone anche quando va fuori dalla Toscana".

I Patti territoriali per Valdichiana, Casentino e Valtiberina, prevedono che alle quattro Case della Salute gi realizzate se ne aggiungano altre cinque nei prossimi 3 anni; che siano fortemente potenziate le Cure intermedie, con un ulteriore incremento di 5 posti in Casentino e 6 in Valdichiana; per quanto riguarda gli ospedali della Valdichiana, del Casentino e della Valtiberina, non saranno chiusi, come ha ribadito anche in questa occasione l'assessore, ma avranno ciascuno una propria specializzazione.

Dopo la firma a Bibbiena, l'assessore Marroni ha visitato il Centro Chirurgico Toscano, ad Arezzo, casa di cura convenzionata con il servizio sanitario regionale.

ha collaborato Ivo Brocchi, ufficio stampa Asl 8 di Arezzo