Agroalimentare
Economia
Lavoro
21 ottobre 2015
15:55

Floramiata, asta tra febbraio e marzo. Ammortizzatori pronti per i cento lavoratori sospesi

FIRENZE - Gli ammortizzatori sociali ci sono e brevi e certi si prefigurano i tempi per la gara con cui, tra febbraio e marzo, si spera di trovare una nuova propriet . Sono le due notizie, rassicuranti, al termine degli incontri che si sono svolti oggi nei palazzi della Regione su Floramiata, la grande azienda florovivaistica di Piancastagnaio, tra le pi grandi in Italia, specializzata in piante tropicali, che riscalda le serre con i vapori della geotermia  e spediva fiori in mezza Europa, ma da qualche tempo in crisi. Il primo incontro ha avuto come interlocutori le istituzioni e il curatore, il secondo i sindacati. A rappresentare la Regione c'era il consigliere per le politiche del lavoro del presidente Rossi, Gianfranco Simoncini.

Nei giorni scorsi sono state avviate le procedure di fallimento con la nomina come curatore del commercialista Gianni Sismondi e l'autorizzazione all'esercizio provvisorio. L'azienda, quindi, continua a produrre: 74 dipendenti dei 140 a tempo indeterminato sono stati riassunti subito, prima 52 e poi altri 22.

Per i settanta dipendenti a tempo indeterminato che sono rimasti fuori si potr ricorrere agli ammortizzatori: cassa integrazione in deroga, un'ipotesi - ha sottolineato Simoncini - gi valutata accoglibile dagli uffici della Regione Per gli avventizi, una trentina, sar possibile invece ricorrere alla disoccupazione agricola, a condizione che abbiamo maturato 102 giorni di lavoro nei due anni precedenti. Ma pare che la grande maggioranza gi possegga i requisiti.

Se la gara si far tra febbraio e marzo, come ha ipotizzato il curatore di fronte alla richiesta di fare al pi presto avanzata dal consigliere del presidente Rossi, la copertura per la cassa integrazione in deroga sar sufficiente. Sono infatti cinque i mesi che al massimo possono essere garantiti per il 2015 e potrebbero essere gli stessi, anche se ancora manca il decreto, per il 2016. La Regione invita pertanto ad avanzare subito la richiesta, auspicando, come chiesto anche dai sindacati e con la disponibilit gi dimostrata dal curatore, di fare il possibile affinch il disagio della cassa integrazione possa essere distribuito attraverso una rotazione tra un numero pi ampio di lavoratori, senza naturalmente compromettere la funzionalit dell'azienda che ha gi ripreso a spedire ordini nel mondo.

La Regione prende atto positivamente delle risposte e degli impegni assunti dal curatore per un'asta che sia la pi rapida possibile e si augura e lavorer affinch sia partecipata da presenze importanti, pronta gi da ora a spiegare a chi vorr investire sull'azienda e nel territorio quali sono gli strumenti di sostegno allo sviluppo che possono essere garantiti alle aziende toscane.