Salute
10 agosto 2012
11:38

Firmato accordo tra Regione e Vescovi toscani per l'assistenza agli anziani fragili

FIRENZE - Aiutare gli anziani "fragili" offrendo loro spazi, occasioni e opportunit per uscire dal guscio della loro solitudine e della loro marginalit . E' questo l'obiettivo dell'accordo di collaborazione sottoscritto oggi a Firenze dall'assessore regionale al diritto alla salute Luigi Marroni e dal presidente dei vescovi toscani Cardinale Giuseppe Betori. Il protocollo ha durata biennale e prevede lo stanziamento, da parte della Regione, di 320.000 euro. Ne beneficeranno parrocchie e associazioni di tutta la Toscana individuate dalla Conferenza episcopale, per realizzare iniziative di aiuto e di aggregazione per le persone anziane fragili. I contributi serviranno a sostenere iniziative come la creazione di reti di ascolto, di centri di socializzazione, e il varo di servizi a domicilio capaci di aiutare l'anziano che vive a casa, la cui fragilit legata a vari motivi, come la solitudine, le precarie situazioni familiari, economiche o affettive.

"Questo accordo ha detto l'assessore regionale al diritto alla salute Luigi Marroni esprime in maniera virtuosa il principio di sussidiariet tra le istituzioni e la societ civile toscana. Esso infatti si muove da bisogni diffusi di di aiuto e di socializzazione espressi da anziani autosufficienti ma che vivono una condizione di profonda fragilit . Sono bisogni che non rientrano direttamente nell'ambito delle prestazioni sociali e sanitarie, ma che sono umanamente doverosi e importanti. Con interventi come questo, e grazie alla presenza capillare e attenta della Chiesa , possiamo offrire risposte significative. Non a caso questo accordo rinnova un'intesa simile gi sperimentata a partire dal 2011".

Soddisfazione per l'accordo stata espressa dal presidente della Conferenza Episcopale Toscana il cardinale Giuseppe Betori che ha commentato: "E' importante che in un clima di collaborazione tra le Istituzioni civili e la Chiesa emerga un riconoscimento del grande lavoro che tradizionalmente le comunit parrocchiali e l'associazionismo cattolico svolgono a favore degli anziani e che questo riconoscimento si traduca in un concreto duplice sostegno. Da una parte la valorizzazione della societ civile di cui la Chiesa parte dall'altra il pubblico che ne sostiene economicamente l'azione".

Numerose le attivit previste dall'accordo al fine di sostenere la salute, il benessere e la qualit delle vita dell'anziano fragile che vive nel suo domicilio: tra questi la creazione di punti di ascolto sul territorio, la realizzazione di attivit ricreative e di socializzazione, l'organizzazione di soggiorni climatici estivi, l'istituzione di centri diurni di aggregazione, l'offerta di servizi a domicilio (spesa, pasti, lavanderia, compagnia, acquisto di farmaci o di vestiario), l'opportunit per l'anziano di svolgere attivit motorie.

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