Economia
Lavoro
1 settembre 2015
17:10

Cresce l'occupazione nei servizi. Rossi: "Effetto traino del manifatturiero"

FIRENZE L'economia toscana tiene e vede crescere i suoi posti di lavoro, soprattutto tra i servizi all'impresa. Lo fa meglio dell'Italia e  non era scontato, visto che aveva sofferto di meno rispetto ad altre regioni la recessione. Era arretrata di meno e c'era da aspettarsi una minore risposta a rimbalzi  e cambiamenti di tendenza. Se lo aspettava anche la giunta. Una sorpresa dunque positiva.

Lo sottolinea il presidente della Toscana Enrico Rossi, dati Istat alla mano che si riferiscono al secondo trimestre dell'anno: quelli fino a giugno. Accanto a lui c' il direttore dell'Irpet, l'istituto di programmazione economica della Toscana, Stefano Casini Benvenuti. "Sono dati da non enfatizzare e strumentalizzare premette Rossi -, perch i numeri sono freddi e la sofferenza di chi un posto di lavoro  l'ha perso o non lo trova ancora grandissima".  Niente toni altisonanti, dunque.  Nel volgere di un trimestre i numeri potrebbero ancora cambiare.  Sono dati anche da analizzare in profondit . Ma la buona notizia c' .

I numeri
Nel secondo trimestre 2015, rispetto agli stessi tre mesi del 2014, la Toscana registra un saldo positivo di 30 mila nuovi posti di lavoro. Se il confronto con il primo trimestre dell'anno, si sale addirittura a +45 mila. Diminuisce inoltre la disoccupazione: dall'11 per cento di gennaio  passerebbe all'8,5 per cento, sotto solo a Veneto e Trentino.

"Condizionale d'obbligo" dice Rossi, perch le rilevazioni Istat sono telefoniche e dunque le risposte soggettive, pi utili a volte a misurare un umore anzich offrire una fotografia  perfetta della realt . Tradotto in numeri vorrebbe dire che da 180 mila i disoccupati sarebbero scesi a 145 mila.

"Il che  - annota Rossi rimane comunque una percentuale ancora alta: come se una citt come Livorno, bambini compresi, fosse senza lavoro".  Pi interessante e 'pesante' per il presidente della Toscana invece un altro numero, quello che misura il tasso di occupazione ovvero la percentuale di cittadini con pi di quindici anni che lavorano.  "In Italia sono il 55 per cento dice - , in Toscana il 65 per cento: primi assieme all'Emilia Romagna".  Quanto al Pil il Paese cresce ancora nel 2015 solo dello 0,7 per cento e la Toscana dell'1 per cento.

L'effetto traino del manifatturiero
Per capire il perch serve tempo e un'analisi pi approfondita. Un'idea il presidente Rossi per ce l'ha e la confessa. "Visto che a crescere sono soprattutto i servizi all'impresa, potrebbe essere che il manifatturiero votato all'export e l'industria toscana che ha tenuto (ed ha tenuto per gli imprenditori che hanno investito ma anche i lavoratori che si sono sacrificati) stia producendo effetti a cascata". 

L'ultima parola sul Jobs Act.  "Le riforme, come ha detto di recente anche un consigliere economico di Palazzo Chigi  - sottolinea - , da sole non producono lavoro. Non lo fa una diversa forma giuridica del contratto di lavoro. Lo possono fare e probabilmente lo hanno fatto gli incentivi alle assunzioni e stabilizzazioni, riducendo il numero dei contratti precari che nel 2014, tra i nuovi assunti, erano ancora l'85 per cento".

"Incentivi conclude che andrebbero stabilizzati per non rischiare effetti boomerang, assieme a forme di detassazione per chi investe e crea nuova occupazione: una cosa su cui il Governo nazionale dovrebbe riflettere".