Emergenza e sicurezza
Protezione civile
24 gennaio 2012
17:26

Costa Concordia, Rossi in Consiglio: 'Una tragedia. Ora più sicurezza per naviganti, cittadini, ambiente'

FIRENZE - Dolore per la tragedia, orgoglio per la capacità di intervento e per lo slancio solidale, richiesta di andare fino in fondo nell'accertamento delle responsabilità e soprattutto nella messa a punto di norme e controlli che consentano una navigazione sicura per persone e ambiente. Intorno a questi temi il presidente Enrico Rossi ha svolto oggi la sua comunicazione in Consiglio regionale sul caso Costa Concordia.

"La reazione della Toscana - ha detto tra l'altro - è stata solidale e organizzata sia nel volontariato spontaneo, che si chiede sia giustamente riconosciuto dal capo dello Stato, sia nel volontariato organizzato e in tutte le istituzioni e i corpi dello Stato". Il presidente ha poi ripercorso le fasi dei soccorsi, ringraziando tutti coloro che si sono prodigati fin dal primo momento, ha avuto parole di stima e fiducia per le autorità locali e per il prefetto Gabrielli. Ha poi riferito al Consiglio alcune informazioni circa le attività in corso, che prevedono la svuotatura dei primi sei serbatoi di carburante in 28 giorni, forse meno, per poi procedere con i successivi sette. La nave è stabile, come certificato dal Rina, il registro navale, e dai progettisti di Fincantieri e quindi possono proseguire anche le attività di ricerca dei dispersi. E' già a punto, infine, la procedura di intervento nell'eventualità di inquinamento per sversamenti incontrollati, mentre la Provincia ha dato la sua disponibilità a individuare un sito di stoccaggio dei materiali recuperati.

"Queste attività - ha proseguito il presidente Rossi - insieme al monitoraggio ambientale e della fauna marina affidato ad Arpat disegnano un quadro di presenza importante, di controllo, di trasparenza. Quanto agli avvicinamenti, ribadisco che non ci deve essere per queste navi la possibilità di rasentare la costa così pericolosamente. Ci si meraviglia perfino che questa pratica sia conosciuta, consentita e talvolta sollecitata. Ho chiesto che, a legislazione vigente, attraverso un decreto ministeriale si traccino rotte precise, si stabiliscano controlli e sanzioni. Come Regione Toscana ingaggeremo una battaglia perché il traffico navale nel nostro mare sia sottoposto a controllo rigoroso, come si fa con il traffico aereo. Gli strumenti tecnici ci sono, qualcosa si sta facendo, ma un po' "all'italiana".

"Anche la pratica degli sversamenti a mare e del lavaggio delle cisterne sembra data per scontata - ha proseguito Rossi - Bisogna dire basta, fin dalla prossima settimana andremo a Roma e parleremo con il Comando generale delle Capitanerie di porto. Vogliamo certezze e chiarezza. Siamo a favore dell'economia del mare, ci abbiamo investito, ma vogliamo sicurezza per naviganti, cittadini e ambiente".

Infine il presidente Rossi ha ricordato che la Toscana si costituirà parto offese e in seguito parte civile: "All'opera pronta e vigile della Magistratura - ha concluso - offriamo la nostra collaborazione, nulla sarà lasciato scontato, va chiamata in causa anche la società americana Carnival, del cui gruppo Costa Crociere fa parte".

Leggi il testo della comunicazione trasmessa al Consiglio