Ambiente
Territorio e Paesaggio
10 novembre 2011
13:31

Al via i 'Seminari di Careggi' con un confronto europeo su partecipazione e paesaggio

FIRENZE - Un centinaio di docenti, ricercatori e dottorandi europei - italiani, fiamminghi, belgi, olandesi, tedeschi, sloveni, austriaci - a confronto sul tema della "Partecipazione nella pianificazione del paesaggio, il caso della Regione Toscana e delle Fiandre" nella Sala Pegaso della Regione Toscana. E' il primo dei "Seminari di Careggi", organizzato da Uniscape, la rete europea di universit per l'attuazione della Convenzione europea sul paesaggio che ha sede nella Villa medicea di Careggi.

Ad aprire i lavori del seminario l'assessore al governo del territorio Anna Marson che ha sottolineato come "non sia un caso che il ciclo di approfondimenti avviato oggi sia dedicato a partecipazione e paesaggio, uno degli argomenti chiave oggi all'ordine del giorno anche dell'agenda regionale toscana. Da un lato l'assessorato al governo del territorio sta infatti lavorando, in collaborazione con il Ministero per i beni e le attivit culturali, alla revisione del Piano paesaggistico. E contemporaneamente stato avviato il perfezionamento della legge 1 sul governo del territorio e della legge 69 sulla partecipazione. Leggi che riconoscono il ruolo importante che i cittadini possono avere nella costruzione delle politiche per il territorio e per il paesaggio".

Tra i vari interventi del seminario, coordinati da Bas Pedroli, direttore di Uniscape, anche quello di Marina Ricucci dell'universit di Pisa e di Daniele Quinti del comitato "Gi le mani da Baratti" che hanno illustrato, come caso di studio, il processo partecipativo che si attivato con successo per il golfo di Baratti, dimostrando che "la democrazia rappresentativa pu e deve essere integrata dal contributo delle forze sociali, uno strumento importante per fare scelte giuste ai fini della tutela dei beni comuni".

Veerle van Eetvelde dell'Universit di Ghent ha poi presentato un quadro dettagliato delle politiche fiamminghe per il paesaggio che hanno come punto di partenza l'Atlante del paesaggio (del 2000) e come asse centrale la certificazione dei siti da gestire e tutelare come patrimonio paesaggistico negli atti di pianificazione.

I lavori sono proseguiti con un dibattito che ha posto le basi di una "Dichiarazione di Careggi". Si costituito anche un gruppo di lavoro dei ricercatori e dottorandi per elaborare nuovi e metodi e prospettive per la tutela, gestione e pianificazione del paesaggio. "Approfondimenti e confronti come quello odierno il bilancio di Anna Marson ci possono fornire spunti importanti anche per mettere a punto i percorsi partecipativi che accompagneranno la nuova redazione del Piano paesaggistico".