Infrastrutture e mobilità
12 giugno 2013
12:50

Accordo Viareggio-Piombino, terre di escavo per costruire nuove banchine

FIRENZE - "Utilizzare i fanghi di scavo dell'avamporto di Viareggio per costruire le nuove banchine del porto di Piombino", cos l'assessore regionale alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli sintetizza il senso di quella che pu essere considerata la prima operazione portata a compimento dalla neonata Autorit portuale regionale. "Questo accordo - ha proseguito l'assessore - mette in atto una sinergia che porter benefici a entrambi gli scali, consentir un buon risparmio dal punto di vista economico ed eviter il conferimento in discarica di una grande quantit di materiale".

Quella che sembra un'operazione utopica - infatti - in realt il frutto di un accordo stretto tra la nuova Autorit portuale regionale e l'Autorit portuale di Piombino. Grazie a questa intesa 20.000 metri cubi di fanghi di escavo saranno portati da Viareggio a Piombino, con un doppio risultato: tutto l'avamporto di Viareggio sar di nuovo portato ad una profondit di 4,5 metri e Piombino avr materiale di 'filiera corta' per riempire le proprie vasche di colmata.

L'intera operazione verr fatta via mare, grazie ad una draga autocaricante. Non ci saranno n camion in transito lungo le strade, n rifiuti speciali da conferire in discarica. Il tutto avr il costo complessivo di poco pi di un milione di euro.

Il segretario dell'Autorit portuale regionale Fabrizio Morelli e il presidente dell'Autorit Portuale di Piombino Luciano Guerrieri lo scorso 6 giugno hanno siglato un'intesa che prevede il conferimento nelle vasca di colmata che andranno a costituire le nuove banchine del porto di Piombino (previste dal nuovo piano regolatore) i materiali di risulta delle operazioni di escavo in programma per la fine del 2013 a Viareggio. L'accordo lascia aperte le porte ad un conferimento di fanghi fino a 50.000 metri cubi, anche se per il momento la quantit concordata di 20.000 metri cubi.

Grazie a questi lavori di escavo l'avamporto di Viareggio sar interamente riportato ad una profondit di 4,5 m, necessaria per facilitare le manovre di ingresso al porto.

L'Autorit portuale regionale, ha ideato il progetto di conferimento dei fanghi di escavo a Piombino dopo aver valutato l'esito delle analisi effettuate dall'ISPRA sui materiali prelevati dal fondo dell'avamporto. Le analisi hanno evidenziato che i materiali di ruslta dell'escavo non avrebbero potuto essere utilizzati per il ripascimento delle spiagge ed avrebbero dovuto essere conferiti in discarica come rifiuti. Questo avrebbe comportato costi significativi e un grosso impatto ambientale.