Cosa si intende per “ecosistema regionale del trasferimento tecnologico”?
Prendendo spunto dall’art. 4 della L.R. n. 71 del 12 dicembre 2017 , che lo disciplina, possiamo definirlo come quel sistema di cooperazione aperto in cui diversi attori, pubblici e privati, concorrono nel favorire lo sviluppo di applicazioni delle tecnologie digitali nei sistemi di produzione e nei servizi.
Esso si articola in aggregazioni formalmente organizzate, quali strutture o raggruppamenti di soggetti pubblici e privati di parti indipendenti, partenariati estesi ed ecosistemi dell’innovazione.
Tali aggregazioni sono costituite da imprese, organismi di ricerca, centri e infrastrutture per il trasferimento tecnologico, digital innovation hub, competence center, distretti tecnologici regionali, organizzazioni senza scopo di lucro.
Il loro compito è quello di svolgere attività di divulgazione, diffusione e trasferimento di conoscenze a favore delle imprese a supporto dell’applicazione delle innovazioni e delle tecnologie ai processi produttivi e ai servizi.
La Regione ha assunto un ruolo di coordinamento dell'ecosistema regionale del trasferimento tecnologico, in raccordo con la Consulta delle Imprese che, al riguardo, si è espressa positivamente fin dalla seduta del 27 novembre 2023.
Di tale ecosistema fanno parte 11 Distretti Tecnologici Regionali (DTR), che afferiscono ai seguenti ambiti settoriali e merceologici: Moda, Interni e Design, Marmo e pietre ornamentali, Scienze della vita, Nuovi materiali, Nautica e la portualità, Ferroviario, Energia, Cartario, Manifattura avanzata (o advanced manufacturing), Turismo [commercio e servizi]. I DTR sono guidati dai rispettivi comitati di indirizzo.
A sostegno di tale ecosistema interviene l’azione 1.1.6 “Riorganizzazione e ristrutturazione del Sistema regionale del trasferimento Tecnologico”, del PR FESR 2021-2027.