La Commissione europea ha avviato una consultazione con la quale invita tutti i portatori di interessi a presentare osservazioni sul progetto di disciplina degli aiuti di Stato che accompagna il patto per l'industria pulita.
Il 26 febbraio 2025 la Commissione UE ha pubblicato la comunicazione sul patto per l'industria pulita, in cui ha annunciato l'adozione di una nuova disciplina degli aiuti di Stato nel secondo trimestre del 2025. La Commissione ha avviato una consultazione sul progetto di disciplina degli aiuti di Stato, la cui adozione è prevista per giugno 2025.
La nuova disciplina stabilirà in che modo gli Stati membri possono elaborare misure di aiuto di Stato a sostegno degli obiettivi del patto per l'industria pulita, cui è complementare, sulla base dell'esperienza acquisita con le disposizioni transitorie del quadro temporaneo di crisi e transizione (ossia le sezioni 2.5, 2.6 e 2.8). Una volta adottata, sostituirà il quadro temporaneo di crisi e transizione e dovrebbe restare in vigore fino al 31 dicembre 2030, offrendo così un orizzonte di programmazione più lungo agli Stati membri e prevedibilità e certezza degli investimenti alle imprese. Renderà meno stringenti alcune prescrizioni standard, come la procedura di gara obbligatoria per l'assegnazione degli aiuti di Stato, permettendo così un ricorso più rapido ai regimi una volta che questi sono istituiti dagli Stati membri.
La consultazione è aperta fino al 25 aprile 2025. Il progetto in questione e tutti i dettagli relativi alla consultazione sono disponibili a questo indirizzo.
Il nuovo progetto di disciplina
Il progetto di disciplina degli aiuti di Stato stabilisce le condizioni alle quali gli aiuti a favore di determinati investimenti e obiettivi sarebbero considerati compatibili con il mercato interno. La Commissione incoraggia gli Stati membri a istituire, ove opportuno, regimi di aiuti di Stato, che una volta autorizzati consentono una rapida erogazione di aiuti individuali. La disciplina concorre pertanto alla semplificazione delle norme in materia di aiuti di Stato per i progetti che contribuiscono ad accelerare il perseguimento degli obiettivi del patto per l'industria pulita.
Il progetto di disciplina riguarda i tipi di misure di aiuto elencati di seguito.
• Misure che accelerano la diffusione delle energie rinnovabili: gli Stati membri sarebbero autorizzati a istituire regimi di investimento nelle energie rinnovabili e nello stoccaggio dell'energia con procedure di gara semplificate che possono essere attuate rapidamente, sempre con garanzie sufficienti a tutelare la parità delle condizioni. Gli Stati membri avrebbero la facoltà di elaborare regimi relativi a tecnologie specifiche in funzione del mix energetico nazionale e concedere aiuti alle tecnologie meno mature, ad esempio l'idrogeno rinnovabile, seguendo una procedura semplificata senza gara d'appalto. Gli Stati membri dovrebbero garantire che i progetti ammissibili siano attuati entro un termine specifico al fine di produrre un reale effetto di accelerazione. La proposta contiene inoltre agevolazioni specifiche per gli aiuti di Stato a favore della flessibilità non fossile e dei meccanismi di capacità.
• Misure che agevolano la decarbonizzazione industriale: gli Stati membri potrebbero sostenere gli investimenti in tutte le tecnologie utili alla decarbonizzazione, decidendo di i) istituire regimi basati su gare d'appalto, o in alternativa ii) sostenere direttamente i progetti, senza gare d'appalto, entro determinati limiti. Per i progetti di dimensioni molto grandi, dovrebbero dimostrare che i finanziamenti pubblici non superano il deficit di finanziamento del progetto. Gli Stati membri dovrebbero garantire che i progetti ammissibili siano attuati entro un termine specifico al fine di produrre un concreto effetto di accelerazione.
• Misure che garantiscono una sufficiente capacità di produzione nel settore delle tecnologie pulite: la proposta consentirebbe agli Stati membri di sostenere la produzione di determinate apparecchiature tecnologiche pulite (attualmente: batterie, pannelli solari, turbine eoliche, pompe di calore, elettrolizzatori e dispositivi per la cattura e lo stoccaggio del carbonio), nonché dei componenti chiave e delle materie prime critiche necessari per tale produzione. Gli Stati membri potrebbero istituire regimi di aiuti per sostenere gli investimenti necessari entro certi limiti (che sarebbero superiori per gli investimenti nelle zone assistite). Nel rispetto di rigorose misure di salvaguardia, gli Stati membri potrebbero anche fornire aiuti di importo più elevato per portare il sostegno per un determinato progetto al livello offerto nei paesi terzi, al fine di evitare il dirottamento degli investimenti al di fuori dell'Europa.
• Misure di riduzione del rischio per gli investimenti privati: gli Stati membri potrebbero adottare misure volte a ridurre i rischi associati agli investimenti privati nelle energie rinnovabili, nella decarbonizzazione industriale, nella capacità manifatturiera nel settore delle tecnologie pulite e in determinate infrastrutture energetiche.
La consultazione resterà aperta fino al 25 aprile 2025. In tal modo sia gli Stati membri che gli altri portatori di interessi avranno sufficienti opportunità di esprimersi sul progetto di proposta della Commissione, consentendone comunque l'adozione tempestiva. Il progetto di disciplina è aperto alle osservazioni legate a qualsiasi aspetto ed è accompagnato da un questionario contenente una serie di domande specifiche.
Oltre alla consultazione avviata, sarà organizzata una riunione multilaterale con gli Stati membri per discutere la proposta.
Contesto
La proposta oggetto di consultazione fa seguito a un'indagine che ha raccolto informazioni sull'esperienza degli Stati membri con le disposizioni transitorie del quadro temporaneo di crisi e transizione. Dall'indagine è emerso che il quadro temporaneo si è rivelato nel complesso utile e ha contribuito ad accelerare gli investimenti. Il nuovo progetto di disciplina presentata si basa sulle informazioni condivise dagli Stati membri e sull'esperienza della Commissione nell'attuazione del quadro temporaneo di crisi e transizione.
Il 20 febbraio la Commissione ha pubblicato l'ultima nota informativa sugli aiuti di Stato, che illustra i dati relativi all'applicazione del quadro temporaneo di crisi e transizione. Il documento sottolinea che, al giugno 2024, la Commissione aveva approvato aiuti per 47 miliardi di euro nell'ambito delle disposizioni transitorie del quadro temporaneo, di cui 2,4 miliardi di euro effettivamente concessi dagli Stati membri. I dati mostrano inoltre che, già nel primo semestre del 2024, la maggior parte degli Stati membri per i quali erano state approvate le misure transitorie aveva iniziato ad attuarle.
In parallelo continuano ad applicarsi le altre comunicazioni in merito agli aiuti di Stato (ad esempio la disciplina in materia di aiuti a favore del clima, dell'ambiente e dell'energia), di cui gli Stati membri possono servirsi per misure diverse e più complesse.