La malaria è una malattia causata da protozoi del genere Plasmodium trasmessi dalla puntura infettante di alcune specie di zanzare appartenenti al genere Anopheles, che pungono soprattutto nelle ore serali e notturne. I plasmodi responsabili dell'infezione nell'uomo, sono: P. falciparum e P. vivax (le specie più diffuse, che causano quindi il maggior numero di casi), seguite da P. ovale e P. malariae. P. falciparum è la specie che presenta maggiore morbilità e mortalità. Le anofeli sono maggiormente presenti in Africa, in America Centrale e del Sud, ed in Asia. Nei Paesi endemici rappresenta la malattia trasmessa da vettore più diffusa al mondo, nei Paesi non endemici è la malattia d'importazione più importante, legata principalmente ai viaggi in aree tropicali e all'aumento dei flussi migratori.
La malaria si trasmette anche per via verticale (da madre a figlio), attraverso trasfusioni di sangue o trapianti di organo.
Sintomi e quadro clinico
I sintomi della malaria possono comprendere: febbre, mal di testa, tensione dei muscoli nucali, brividi e sudorazione, talvolta nausea, vomito e diarrea, anemia. Compaiono solitamente tra i 10 ed i 15 giorni dopo la puntura di zanzara. In seguito può esserci il convolgimento di vari organi, tra i quali fegato e milza, sistema nervoso centrale e reni. Se non trattata adeguatamente e tempestivamente può essere mortale.
Terapia
La malaria richiede l'ospedalizzazione del soggetto infetto e la somministrazione di farmaci antimalarici specifici in aggiunta ad una terapia di supporto.
E' importante sapere che ...
Non esiste un vaccino contro la malaria, le uniche misure efficaci per prevenire l'infezione sono quelle di protezione individuale per evitare le punture di zanzara e l'eventuale chemioprofilassi.