La geotermia in Toscana: i comuni geotermici

La geotermia in Toscana: i comuni geotermici

La Toscana è l'unica regione italiana a produrre energia geotermica che, se coltivata in modo corretto, è riproducibile all'infinito, alla stregua delle altre fonti rinnovabili di energia.

Quali sono i comuni geotermici e cosa compete loro
Ai 16 comuni geotermici (Abbadia San Salvatore, Arcidosso, Castel del Piano, Castelnuovo Val di Cecina, Chiusdino, Montecatini Val di Cecina, Monterotondo Marittimo, Monteverdi Marittimo, Montieri, Piancastagnaio, Pomarance, Radicofani, Radicondoli, Roccalbegna, San Casciano dei Bagni, Santa Fiora) compete annualmente un contributo pagato da Enel, gestore unico delle otto concessioni geotermiche rilasciate, in base all'energia elettrica prodotta.
In base al D.Lgs. 22/2010,  inoltre,  un contributo annuo, pari alla metà di quello corrisposto ai comuni, è dovuto alla Regione che, con L.R. n. 66/2012, ha stabilito di delegare gli stessi comuni geotermici alla riscossione di quanto spettante.

Il Fondo per la geotermia – Accordi e Protocolli
I 16 comuni sopra ricordati annualmente percepiscono da Enel, in totale, circa 7,4 milioni di euro, variabili al variare della produzione dell'energia elettrica. La metà, circa 3,7 milioni di euro, è il contributo percepito dalla Regione Toscana che, come detto, viene riscosso direttamente dai Comuni. Inoltre la Regione Toscana ed Enel, assieme a 15 dei Comuni geotermici, a 3 Province e 5 Comunità Montane, ha firmato, il 20 dicembre 2007, il protocollo d'intesa "Accordo generale sulla geotermia", che prevede, tra le altre cose, l'erogazione fino al 2024 di una quota aggiuntiva a favore di Comuni firmatari, analoga a quella annualmente erogata a questi (7,4 milioni di euro). Sempre sulla base dell'Accordo 2007 sopra richiamato, Enel si è impegnata a corrispondere una somma, a titolo di compensazione ambientale, per ciascuno dei nuovi impianti produttivi realizzati, nella misura di 650.000 euro per ogni MW installato in 10 anni.

Sempre per favorire lo sviluppo della geotermia, in questi anni la Regione ha sottoscritto  ulteriori Accordi e Protocolli d'intesa, che hanno seguito l'Accordo del 2007:

i. Accordo Volontario territoriale sottoscritto nel 2008 da Regione Toscana, Comuni geotermici e Cosvig, che ha rappresentato l'attuazione, da parte della Regione Toscana, dell'Accordo 2007, relativamente agli aspetti tecnici e procedurali concernenti le erogazioni delle somme dovute da Enel
ii. Accordo Volontario Attuativo sottoscritto il 20 aprile 2009 da Regione Toscana ed Enel, che detta le modalità per attivare i finanziamenti aggiuntivi a favore dei Comuni.
iii. Protocollo d'intesa fra Regione Toscana ed Enel, sottoscritto il 2 maggio  2013, per promuovere lo sviluppo delle aree geotermiche come polo territoriale di ricerca e trasferimento tecnologico per le energie rinnovabili.
iv. Protocollo d'intesa sottoscritto da Regione Toscana ed Enel nel 2013  per il riposizionamento dell'area sperimentale di Sesta a supporto dell'innovazione tecnologica nel settore dell'oil & gas e delle energie rinnovabili, primo passo per creare un polo tecnologico energetico.
v. Accordo sottoscritto da Regione Toscana ed  Enel nel 2016 al fine di sostenere lo sviluppo socio-economico delle aree geografiche individuate, interessate dagli impianti di produzione che utilizzano risorse geotermiche, tramite iniziative promozionali e di qualificazione infrastrutturale in grado di attrarre nuove imprese, compensando parzialmente lo svantaggio logistico con un minor costo energetico.

Il Consorzio per lo sviluppo delle aree geotermiche (COSVIG)
Una parte dei comuni geotermici, a partire da Pomarance dove si trova Larderello, il primo sito di coltivazione geotermica, ha costituito un consorzio - Cosvig -consorzio per lo sviluppo delle aree geotermiche. 

Cosvig è inoltre incaricato della gestione delle risorse del Fondo geotermico, con le quali vengono finanziati i progetti proposti dai Comuni: interventi finanziati

Rete Geotermica
Ad ottobre 2013 è stata costituita la rete di imprese, denominata Rete Geotermica (RG), di cui fanno parte molti degli operatori attualmente titolari dei permessi di ricerca in Toscana e gruppi industriali del settore, il cui scopo è la creazione e la valorizzazione di una filiera nazionale che utilizzi la risorsa geotermica come obiettivo per la fornitura e l'esercizio della tecnologia a bassissimo impatto ambientale, basata su aziende ed operatori nazionali.

Il 24 gennaio 2014 è stato siglato un Protocollo di Intesa fra Regione Toscana e Rete Geotermica per puntare ad una valorizzazione della risorsa geotermica quale volano dello sviluppo socio-economico dei territori interessati e condizione attrattiva per la localizzazione di attività produttive, nel pieno rispetto dei principi di sostenibilità ambientale.

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