
La Regione Toscana collaborerà con il Provveditorato regionale dell’Amministrazione penitenziaria per la Toscana e l’Umbria per realizzare progetti di cura e assistenza sanitaria e psichiatrica dei detenuti, con particolare attenzione ai disturbi psicologici di adattamento e comportamentali. I programmi saranno attuati con fondi nazionali e la Regione, tramite le Aziende del sistema sanitario, si occuperà dei percorsi di assistenza, mettendo a disposizione il proprio personale sanitario. E’ quanto prevede l’accordo, che sarà firmato nei prossimi giorni, approvato nel corso dell’ultima seduta della Giunta regionale su proposta dell’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini.
“Si tratta di una conferma dell’impegno e dell’attenzione per la dignità delle persone detenute”, dichiarano il presidente Eugenio Giani e l’assessore Bezzini. “La Giunta da tempo si è attivata per la tutela della salute della popolazione adulta e minorile che si trova in istituti penitenziari e dei pazienti psichiatrici autori di reati. La collaborazione con il Provveditorato dell’amministrazione penitenziaria permetterà di accedere ai fondi stanziati per i progetti”. Risorse che ammontano a oltre 264mila euro, provenienti dai fondi nazionali e destinate ai soli costi diretti dei progetti visto che quelli indiretti saranno a carico della Regione.
Si interverrà in particolare su situazioni sia a rischio fisico che psicologico con l’obiettivo di garantire un intervento terapeutico per prevenire il rischio di suicidi o gesti di autolesionismo. Il lavoro si concentrerà anche su progetti specifici per attenuare gli effetti traumatici della privazione della libertà garantendo supporto psicologico ai detenuti, e su una presa in carico globale, con azioni di monitoraggio della condizione clinica delle persone sottoposte a detenzione e la costruzione di un rapporto di fiducia con il personale sanitario.
In virtù dell’accordo, il Provveditorato nominerà un suo rappresentante nella cabina di regia che la Regione Toscana ha istituito fin dal 2022 come strumento per garantire l’integrazione dei servizi socio-sanitari e le relative risorse. La Regione, per parte sua, realizzerà i percorsi di cura e assistenza. L’accordo ha validità di 12 mesi ed è rinnovabile per volontà delle parti.