Economia
29 giugno 2013
11:09

Simoncini: 'Salvare Prato vuol dire rilanciare l'economia toscana'

FIRENZE - "Non ci pu essere ripresa della Toscana senza un rilancio e una valorizzazione del distretto di Prato". Nel caso che ci fossero dubbi l'assessore alle attivit produttive e al lavoro della Toscana, Gianfranco Simoncini, lo ha ripetuto stamani intervenendo all'assemblea della Cna di Prato. Qualcuno aveva infatti parlato in queste settimane di un complotto. Il presidente degli artigiani ha spiegato di non crederci. "E che sia cos ha ribadito Simoncini lo dimostrano i provvedimenti presi e quelli che a breve verranno".

La scorsa settimana la giunta regionale ha infatti finanziato con 200 mila euro tre iniziative pilota presentate dalla Camera di Commercio: uno studio sulle imprese, il welfare di distretto che consentirebbe di offrire servizi e convenzioni ai lavoratori alleggerendo la pressione fiscale (anche per le aziende) e una rete di di servizi per le aziende pi piccole e meno attrezzate sul fronte dell'export. "Luned annuncia l'assessore porter in giunta un altro progetto a supporto del cardato". C' poi il progetto speciale che la Regione ha messo in campo di concerto con le associazioni di categoria, le cui priorit per i prossimi due anni saranno definite dalla giunta a luglio.

Un piano nazionale per sostenere ripresa e sviluppo - La crisi morde e la Toscana fa la sua parte: per affrontare le non poche crisi aziendali e soprattutto per sostenere ripresa e sviluppo. "Ma non basta dice l'assessore . La Regione da sola non pu farcela e serve una politica nazionale". A Prato oggi c'era anche il sottosegretario Fassina. "Al governo spiega meglio - chiediamo una svolta e tre cose: riduzione della pressione fiscale, sostegno all'accesso al credito per le imprese e politiche per la competitivit . In aggiunta a quello che gi facciamo noi".

Imprese artigiane tra le pi colpite - Le imprese piccole e piccolissime, che costituiscono il 98% del tessuto produttivo toscano ed occupano il 70% dei lavoratori, sono le pi colpite dalla crisi, anche se sono quelle di cui si parla di meno. E questo vale anche per Prato. Simoncini cita un dato: a met del 2012 le aziende artigiane di tutta la Toscana sono scese sotto quota 10 mila, 1534 unit in meno rispetto a sei anni prima. A Prato il primo trimestre del 2013 si chiuso con una contenuta flessione, pi accentuata nel tessile (-2,1% di aziende) e con segnali di rallentamento anche tra le imprese cinesi. Chiudono in particolare le aziende edili (-4,8%) e sopratutto quelle piccole e piccolissime. Vanno bene invece le aziende che puntano su qualit e innovazione e su questo fronte, per l'assessore, occorre spingere e lavorare.

Seicento milioni in due anni - Solo negli ultimi due anni la Regione ha messo a disposizione del sistema delle imprese di tutta la Toscana 597 milioni. "Negli ultimi quattro il 70% stato destinato a ripresa e sviluppo ricorda Simoncini - . Altri 233 milioni sono stati impegnati per fondi di garanzia e interventi di ingegneria finanziaria che hanno attivato investimenti per dieci volte tanto". L'elenco lungo: dagli aiuti su ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico agli incentivi per internazionalizzazione o le assunzioni. Entro l'estate uscir un nuovo bando per le reti di impresa, che si aggiunge ai due passati. Cento progetti di pmi sono stati finanziati a maggio con oltre 3 milioni. E poi c' il sostegno al credito e la compartecipazione, dal 2010, al finanziamento degli ammortizzatori in deroga per 75 milioni. Perch crisi vuol dire anche emergenza occupazionale e "forte l'impegno della Regione conclude Simoncini - per garantire la tenuta sociale". Anche se, tutto sommato, la Toscana va da questo punto di vista meglio di altre regioni e Prato dimostra numeri migliori della media regionale.