Economia
Lavoro
14 giugno 2012
10:31

Champion, lettera aperta all'azienda da Regione, Provincia e Comune

FIRENZE A pochi giorni dallo scadere dell'ultimatum ai dipendenti dello stabilimento Champion di Scandicci che il gruppo multinazionale ha deciso di chiudere, Regione Toscana, Provincia di Firenze, Comune di Scandicci chiedono ancora una volta all'azienda di fare un passo indietro, e preannunciano, in caso contrario, il sostegno ai lavoratori che intendessero promuovere causa all'azienda.

In una lettera aperta indirizzata ai vertici della societ , l'assessore regionale al lavoro Gianfranco Simoncini, l'assessore provinciale Elisa Simoni e il sindaco Simone Gheri sollecitano "un soprassalto di responsabilit ", invitando "a riesaminare le conseguenze di scelte organizzative unilaterali e dagli effetti dirompenti sulla vita delle persone".

Le istituzioni stigmatizzano il fatto che le decisioni sono state prese in maniera unilaterale, "in totale assenza scrivono di qualsiasi condivisione con i lavoratori e le lavoratrici, in gran parte giovani e con figli e con le istituzioni".

"Si tratta di decisioni - si legge nel testo - che non abbiamo condiviso nel merito e che ci hanno colpito per la vostra indisponibilit al confronto. Un comportamento che giudichiamo incomprensibile e non degno di una azienda moderna e aperta al mondo e che determina gravi difficolt per i lavoratori e le lavoratrici, in gran parte giovani e con figli".

Ancora una volta Regione, Comune e Provincia manifestano la piena disponibilit a mettere a disposizione tutti gli strumenti in loro possesso per sostenere l'attivit dell''azienda e tutelare l'occupazione.

"Ci auguriamo - concludono - che questo appello possa essere accolto e che vi possa essere un atto che sospenda le decisioni, riaprendo un confronto con le parti sociali. Se ci non avvenisse, non potremmo che esprimere una ferma condanna, e valutare, laddove i lavoratori attivassero azioni in sede giurisdizionale, di appoggiare e sostenere tali azioni anche come amministrazioni pubbliche".